Scopriamo insieme le tipologie e come utilizzarlo al meglio

La stagione dell’influenza non ci ha ancora abbandonato. Vero è che con l’uso di mascherine e dispositivi di protezione individuale, le malattie da raffreddamento e problemi alle vie aeree sono molto diminuiti, ma possiamo dire con quasi assoluta certezza che un accessorio che manca in pochissime case in questo periodo è uno: l’aerosol.
Ma è sempre utile utilizzarlo? Come si usa? Ne esistono diversi tipi, quale scegliere? Scopriamolo insieme!

Partiamo da un concetto di base: l’aerosol va fatta quando ce lo dice il medico. Non si fa per un semplice raffreddore, non si fa per un semplice mal di gola, non si fa per la semplice tosse. E chi ce lo dice che sono semplici? Le autodiagnosi sono spesso errate e molte volte portano a peggioramento di sintomi banali. 

L’aerosol è la dispersione in un gas di particelle solide o liquide. Questa condizione viene sfruttata per fini terapeutici: il macchinario crea delle piccole goccioline contenenti il farmaco in particelle molto piccole che, venendo inalate, raggiungono le vie respiratorie. Si utilizza prevalentemente per le basse vie respiratorie, è un metodo geniale per utilizzare poco farmaco e farlo arrivare velocemente ed efficacemente in sede.

Il tipo di macchina che si utilizza e come si utilizza fa la differenza!

• Aerosol a pistone è il più utilizzato: pratico, facile, solido. Punti a sfavore? Un po’ lento, rumoroso, spesso si utilizza quello che si trova in casa, probabilmente del secolo scorso! Se si utilizza un buon apparecchio a pistoni però si può ottenere un ottimo risultato: con questo tipo di aerosol si possono somministrare tutti i tipi di farmaci, anche quelli in sospensione, come i corticosteroidi. 
• Aerosol a ultrasuoni: molto veloci,creano delle particelle molto più piccole, che quindi possono raggiungere sedi più complesse, sono più silenziosi e spesso meglio tollerati, ma attenzione: non possono essere utilizzati in tutte le situazioni. Le sospensioni non possono essere utilizzate con questi apparecchi perché il farmaco rimane nell’ampolla, inoltre possono alterare alcuni principi attivi. Sono anche molto più fragili di quelli a pistone.

Una volta che è stato scelto l’apparecchio è necessario decidere quale accessorio utilizzare.

• mascherina: Importante scegliere la taglia giusta, è l’accessorio più facile da utilizzare, ma deve aderire bene ed è necessario respirare profondamente e lentamente.
• boccaglio: si evita il filtraggio del naso, il farmaco arriva meglio ai bronchi, ma bisogna utilizzarlo correttamente, per questo per i più piccoli è praticamente off limits.
• forcella nasale: si usa raramente con aerosol, spesso se il sito d trattare è la mucosa nasale, e di solito si preferisce la doccia nasale.

Qualunque sia l’apparecchio e l’accessorio prescelto è importante ricordare che l’aerosol va fatto con calma, fino all’esaurimento del prodotto nell’ampolla, respirando profondamente con il naso ed espirando dalla bocca (a meno che non si usi il boccaglio) e lentamente, meglio se in posizione seduta (con l’ampolla verticale). Proprio per questo fare l’aerosol ad un bambino mentre dorme è poco efficace, la bocca chiusa e il respiro rallentato rendono l’inalazione non completa. Capiamo benissimo quanto possa essere difficile convincere un bambino a questa pratica, ma con un po’ di pazienza e fantasia ci riuscirete!

Per ogni consiglio o suggerimento ti aspettiamo: in farmacia, al telefono, in chat!

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